Consorzio di promozione e di valorizzazione
Ramassin del Monviso - Valle Bronda

Il consorzio

Conosciuto anche con il nome di Susino Damaschino, fa parte del gruppo delle cosidette susine “Siriache”.

ETICHETTA NARRANTE
RAMASSIN DELLA VALLE BRONDA

La varietà

Il ramassin della Valle Bronda, conosciuto anche con il nome di susino damaschino, è una varietà autoctona che fa parte del gruppo delle susine “siriache”, ovvero di origine siriana. Il frutto è di colore blu violaceo, con lievi sfumature rossastre, ed è caratterizzato dalla presenza di pruina, una sostanza di consistenza cerosa che ne ricopre la buccia. La forma è ovale, il diametro minimo è di 18 mm, la pezzatura è di 5-11,5 grammi e la polpa è dolce, più o meno aderente al nocciolo e di colore variabile tra il giallo-arancio e il giallo-verde.

Il territorio

L’areale di coltivazione si estende in Valle Bronda, su circa 10 ettari complessivi, nelle zone collinari e sub collinari di Saluzzo, Brondello, Pagno e Castellar, fra i 300 e i 600 metri di altitudine, in provincia di Cuneo. I terreni sono di medio impasto e con buon drenaggio; il clima è temperato, con inverni rigidi ed estati calde.

La coltivazione

La coltivazione del ramassin è spesso di tipo promiscuo, consociata ad altri alberi da frutto. Si propaga principalmente tramite pollone oppure, in alcuni casi, con l'innesto in pieno campo. Il terreno si fertilizza con letame bovino compostato e, nelle zone pianeggianti, si irriga in primavera-estate con ali gocciolanti. Le erbe spontanee si controllano con lo sfalcio o la trinciatura. Si trinciano anche gli scarti della potatura annuale. Le piante di ramassin sono rustiche e non richiedono cure particolari, ma nelle annate particolarmente sfavorevoli si fa uso di prodotti consentiti dal disciplinare di agricoltura integrata della Regione Piemonte.

La raccolta e la trasformazione

Si raccoglie da metà giugno a metà agosto. I ramassin maturi si staccano naturalmente dal peduncolo e cadono su reti sollevate dal suolo, necessarie per non danneggiare lo strato superficiale di pruina che ricopre i frutti. La maturazione scalare fa sì che la raccolta avvenga tutti i giorni, evitando le ore più calde della giornata. Si trasforma in confettura, composta, succo, sciroppo e frutti sciroppati.

L’etichetta narrante è un progetto Slow Food e racconta il prodotto, chi lo produce e tutta la filiera

IL CONSORZIO E' SOSTENUTO DA: